Archivio di antropologia visiva
Diego Carpitella
Particolarmente significativo è il fondo cinematografico, nel quale sono conservati documentari ormai “storici” di autori come Luigi Di Gianni, Michele Gandin, Cecilia Mangini, Gianfranco Mingozzi ed altri.
La prevalenza, in questo settore, di film relativi all’Italia del sud, prodotti negli anni ’50 e ’60 dello scorso secolo, nasce dall’impostazione della ricerca antropologica di quel periodo, fortemente segnata dall’opera dello studioso Ernesto de Martino (1908-1965) caratterizzata da un intenso impegno di denuncia delle condizioni di sfruttamento di gran parte delle popolazioni meridionali nel secondo dopoguerra.
Dal 1985 l’Archivio opera come centro di produzione audiovisiva. Tra il 2005 e il 2010, nell’ambito del progetto sul Patrimonio Immateriale del Molise, è stata realizzata una documentazione di circa 150 ore di riprese digitali relative a 68 eventi festivi.
L’Archivio organizza proiezioni in occasioni di mostre e iniziative didattiche, numerose sono inoltre le collaborazioni con istituti universitari, scuole e centri culturali per la elaborazione di programmi nell’ambito di festival, convegni, seminari, rassegne e incontri di studio.
La storia dell’archivio
La storia dell'archivio La raccolta di manufatti della cultura popolare doveva essere integrata, nel progetto di Lamberto Loria, da una documentazione cinematografica. Con l'intento di contestualizzare, attraverso le immagini, le tradizioni documentate dagli oggetti, [...]